24 Ore di Torino: vittoria record per il britannico Britton e la ceca Pastorova

Di GIANCARLO COSTA ,

Partenza 24h di Torino (foto organizzazione)
Partenza 24h di Torino (foto organizzazione)

Il nuovo record della 24 Ore di Torino, frutto dell'incredibile performance di Robbie Britton (North Norfolk Beach Runners) è di 277,439 chilometri. L'ultramaratoneta britanninco classe 1986 ha fatto segnare il nuovo primato nazionale della specialità, migliorando il record di 274,480 fatto registrare da David Dowdle a Gloucester. E ha inoltre polverizzato il primato della corsa torinese che - al netto dei 263,899 km fatti segnare dal tedesco Florian Reus nel 2015, quando la manifestazione del Parco Ruffini ospitò il Mondiale della 24 ore su strada – era di proprietà di Piero Lattarico con 241,236 km in quello stesso 2015.
Britton, ultrarunner londinese trapiantato nel parco naturale Oasi Zegna sulle Alpi Biellesi, è partito con il sole, alle ore 10 di sabato 25 febbraio 2023. Ha guidato le operazioni fin dalle primissime battute, correndo a una velocità media inferiore ai 5 minuti a chilometro. Ed è arrivato alla stessa ora di domenica 26 febbraio 2023, con il freddo, il vento e anche qualche goccia di pioggia. Così Britton, poco dopo la premiazione: «Ho realizzato un sogno. È la seconda volta che corro in questo che per me non può che essere il più bel parco del mondo. Nel 2015, sempre qui, ero arrivato terzo al Campionato Mondiale facendo segnare il mio personal best. Sono passati otto anni, torno dopo un lungo viaggio che si conclude con un record sensazionale».
Fondamentale per la riuscita dell'impresa il nuovo percorso della 24 Ore di Torino, che non prevede più il passaggio delle scorse edizioni all'interno dello stadio Primo Nebiolo.Il tracciato di 1.013 metri disegnato tra i viali alberati del parco cittadino si è rivelato molto veloce, ideale per ottenere il proprio personal best. Secondo posto per Pietro Custodi (Asd Caddese Monique Girod), ultrarunner di Domodossola da record: con 206,736 km ha infatti conquistato il primato sulla 24 ore nella categoria SM60. Terzo gradino del podio per il torinese Oliviero Alotto (Asd Giannone Running Circuit) che all'esordio alla 24 Ore di Torino ha macinato 195,603 km.

Davvero notevole anche la prova che ha permesso a Petra Pastorova di confermare i pronostici della vigilia, aggiudicandosi la gara femminile. La 46enne ceca ha infatti macinato ben 230,997 km, vincendo la gara femminile e chiudendo al secondo posto assoluto. Una distanza che non le ha permesso di conquistare il primato ceco (244,232 km) ma che ha sbriciolato il precedente record della prova open della manifestazione del Ruffini (195,519 km percorsi da Silvia Caraffa Braga nel 2017, al netto dei 244,495 km completati dall'ungherese Katalin Nagy in occasione del Mondiale del 2015). Il commento di Pastorova, l'anno scorso a Berlino vicecampionessa del mondo sui 100 km nella categoria SF45: «Niente da fare per il primato ceco, per una dozzina di chilometri. Ma vado via con il nuovo record della corsa: niente male, considerando che ero alla mia prima 24 ore della carriera». La medaglia d'argento della 24 ore femminile è andata all'ultratrailer azzurra Lisa Borzani (Bergamo Stars Atletica), 43 anni, padovana trapiantata in Valle d'Aosta, con 185,379 km all'attivo. Bronzo infine a Teodora Alina Muntean (Bergamo Stars Atletica), con 169,235 km.

La 14a edizione della 24 Ore di Torino – prima volta nel 2009 – ha visto ben 159 ultramaratoneti al via delle tre prove. La gara sulle 8 ore è stata vinta tra gli uomini dal biellese Massimo Sinigaglia (G.S. Gabbi), con all'attivo 90,195 km. L'ultramaratoneta classe 1969 ha condotto tutta la corsa al comando, lasciando agli avversari soltanto le piazze d'onore. Al secondo posto si è classificato Cristian Raffaldi (G.P. Arci Goodwin), che ha completato 86,881 km. Sul terzo gradino del podio è salito Cesare Mauri (Pol. Dimica Potenter), che ha completato 86,229 km. La prova femminile sempre sulle 8 ore è stata invece vinta dalla varesina Maria Ilaria Fossati (Bergamo Stars Atletica), con un notevolissimo bottino di 80,777 km. A differenza di Sinigaglia, l'ultrapodista classe 1972, dopo una partenza a fari spenti, ha letteralmente risalito la classifica, posizione dopo posizione, conquistando la vittoria. Seconda Rita Ligutti (Alzaia Naviglio Runners), capace di correre 75,311 km. Terza infine Cristina Colombini (Brontolo Bike Asd), con 67,122 km all'attivo.

Nella 100 km successo di Fabio Capellaro Siletti (Pietro Micca Biella), che ha chiuso la sua fatica in 8:45'52. L'altro biellese classe 1969, proprio come il vincitore della 8 ore, ha dato quasi un'ora di distacco al secondo, Giancarlo Racca (Asd Club Super Marathon Italia), arrivato sul traguardo dopo 9:44'07. Terza posizione per Walter Bosio (Atletica Valle Scrivia), in 10:16'48. Nella 100 km al femminile invece ottima performance di Michela Ruzza (G.S. Interforze Torino), torinese classe 1977, che ha fermato il cronometro dopo 9:28'03 facendo registrare il secondo tempo assoluto. Notevole anche il crono della seconda classificata, Elisa Giordano (Asd Team Marguareis), in 9:33'03.

Così Paolo Francesco Gino, presidente del Club Super Marathon Italia, inevitabilmente soddisfatto: «Lo avevamo detto, abbiamo mantenuto la promessa: è stata un'edizione della 24 Ore di Torino davvero speciale, da record. Il nuovo percorso, velocissimo, ha dato nuovo smalto a una delle ultracorse più longeve del panorama nazionale. Il primato britannico messo a segno da Britton dà inevitabilmente ulteriore lustro alla 24 Ore di Torino. La manifestazione del Parco Ruffini è uno dei 40 eventi organizzati dal Club Super Marathon Italia, di cui 19 sul territorio piemontese. La grande novità sul calendario podistico è la prima storica edizione della Maratona di Novara, che si correrà lunedì 1° maggio 2023. Altra new entry è la maratona di Curtatone di domenica 14 maggio 2023».

Fonte organizzazione

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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