Pont Saint Martin-Crabun Mountain Race con i trionfi di Enzo Mersi e Katarzyna Kuzminska

Di GIANCARLO COSTA ,

Arrivo di Enzo Mersi vincitore Pont Saint Martin Crabun (foto Organizzazione)
Arrivo di Enzo Mersi vincitore Pont Saint Martin Crabun (foto Organizzazione)

Con quella corsa ieri sono 12 le edizioni disputate della Mountain Race Pont Saint Martin-Perloz-Crabun, la corsa in montagna che dal centro di Pont Saint Martin in Valle d'Aosta porta in vetta, anzi al bivacco Crabun. Corsa dal centro città alla punta di una montagna, un genere che non passa mai di moda, che anzi vede rifiorire spirito e partecipazione dei cosidetti “scalatori” della corsa in montagna, visto che ormai le gare di sola salita sono tornate in auge. Questa offriva la possibilità di salire in in cima al Mont Crabun montagna a forma di piramide che si può identificare quando in autostrada si va da Ivrea ad Aosta. Partenza dalla piazza centrale di Pont Saint Martin, si sale per mulattiere, con qualche breve tratto di asfalto, passando per Perloz capoluogo (quota 660m), fraz. Chamioux, fraz. Marine (quota 814m), fraz. Fey Dessous (quota 1022m), loc. Pessé (quota 1307m) e loc. Prà (quota 1380m), dove iniziano i 1300 metri di dislivello finali in soli 3 km fino all'arrivo al Bivacco Crabun (quota 2680m), con 13 km di sviluppo e 2335 metri di dislivello, dai 345 metri di quota di Pont Saint Martin, ai 2680 metri del Bivacco Crabun, posto appena sotto la croce di vetta.

Una gara che vive una contraddizione singolare: è ben organizzata dal Pont Donnas di Hermes Perotto, ha il costo base di 8 euro, ristori, pacco gara sempre con eleganti magliette tecniche, si mangia alla grande con poco in località Pra dove ci sono le premiazioni, anche quelle abbondanti, eppure non riesca ad andare in doppia cifra come numero di partenti, rispetto ad altre gare che costano 5 volte tanto e che magari non offrono nemmeno il panorama che si può vedere dalla vetta. Misteri della corsa.

Chi apprezza questa corsa, oltre a chi scrive, è sicuramente il vincitore Enzo Mersi dell'Atletica Monterosa, che si aggiudica la gara per la sesta volta (in suo omaggio l'organizzazione ha va sua immagine sul volantino della gara) raggiungendo anche il 12° successo stagionale. Quest'anno non si accontenta della vittoria con largo argine sugli inseguitori, circa 10 minuti, ma in 1h47'29” va ad accarezzare il record della corsa (che appartiene a Dennis Brunod) che non ritocca per soli 11 secondi. Lo seguono sul podio Silvio Balzaretti 2° in 1h57'03” e Federico Cravello 3° in 1h57'47” mentre completano la top ten Stefano Radaelli 4° in 2h02'02”, Daniele Nicco 5° in 2h04'35”, Davide Gerard 6° in 2h06'55”, Remo Clerino 7° in 2h07'452, Giancarlo Costa 8° in 2h09'05”, Joel Fusinaz 9° in 2h09'50” e Davide Nicco 10° in 2h11'16”.

Nella gara femminile vittoria e nuovo record del percorso per la polacca Katarzyna Kuzminska dell'Atletica Canavesana che in 2h06'47” che supera Barbara Cravello (detentrice del record stabilito l'anno scorso in 2h08'56”) quest'anno 2a in 2h12'31”, 3a Elisa Arvat in 2h13'45”, 4a Chantal Vallet in 2h27'58” e 5a Maria Rosa Erario n 2h43'56”.

Le dichiarazioni dei vincitori

Enzo Mersi” Sono contento di aver vinto per la sesta volta questa gara, che mi piace molto ed è adatta alla mie caratteristiche. Il record mancato per 11secondi non è un dramma, sono partito per correre il più forte possibile, ma le corse in montagna non sono come quelle su strada e non si possono avere riferimenti certi e costanti sul tracciato. Va bene così.”

Katarzyna Kuzminska “E' una buona stagione, e visto che sto correndo forte sono venuto con questi due obbiettivi. Quando la vittoria era ormai certa guardavo in alto verso l'arrivo ma non pensavo di farcela a fare il record, perchè pensavo che il traguardo fosse alla croce di vetta, poi invece era più in basso, quindi bene così.”

In allegato qualche foto della gara

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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