É morto Pietro Mennea: se ne va un pezzo di storia dell'atletica

Di MARCO CESTE ,

Pietro Mennea
Pietro Mennea

Pietro Mennea era, e resterà per sempre per tutti gli italiani, l'eroe dei 200 metri. Era nato a Barletta il 18 giugno del 1952 e si è spento questa mattina a Roma. Se n'è andato ancora giovane, dopo una vita piena di successi, non solo nello sport ma anche nella vita.

Nel 1979, a Cirttà del Messico, corse i 200 metri in 19'72": un record che durò ben 17 anni. La definitiva consacrazione l'anno dopo, alle olimpiadi di Mosca, dove Mennea vinse l'oro in una finale leggendaria. Il video

Le immagini della vittoria di Mosca restano ancora oggi uno dei simboli della storia dell'atletica italiana e hanno portato Pietro Mennea alla ribalta mondiale.

E' stato un uomo che ha vissuto una vita piena di interessi e incarichi: ha avuto un ruolo attivo nella politica, è stato deputato europeo, figura importante nel mondo del lavoro e ha avuto la capacità di conseguire ben quattro lauree in scienze politiche, giurisprudenza, lettere e scienze motorie. Ha messo su uno studio di avvocato ed è sempre stato in prima linea contro il doping. Insomma, nela vita come in pista, sempre a faticare e testa bassa.

La camera ardente è stata allestita presso la sede del Coni. Per il mondo dell'atletica e dello sport è un giorno triste: ci ha lasciati un grande atleta, ma resterà per sempre la sua leggenda.

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