La maratona è un'arte marziale...lo sport non c'entra niente

Di PAOLOKECORRE ,

zatopek
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“…come fa una ragazza di diciotto anni a desiderare quattro ore al giorno di corsa ? Quale parte del suo corpo si è accorta della bellezza di un gesto lungo 42.195metri ? Il cervello ? Non scherziamo ! …la maratona è un’arte marziale.

Chi la corre compie una scelta estetica, non una sportiva. Lo sport non c’entra niente. Resistere alla più alta velocità possibile per una strada così lunga e la cosa più bella che una mente umana possa produrre. La mente non è il cervello, la mente è il sistema del corpo che pensa. La mente è la rete in cui il mio avampiede, il mio cuore, il mio glicogeno, i miei desideri, la mia memoria, tutto me stesso dialoga con tutto me stesso e con tutto ciò che all’esterno può modificare me stesso. Ecco, il corpo che pensa raggiunge il più alto grado di bellezza nella maratona”…e nella corsa prolungata in genere, aggiungo io.

Tra le letture “dedicate” che di tanto in tanto propongo, aggiungo: A perdifiato – Mauro Covacich, Einaudi Editore. Le critiche ne parlano nei modi più diversi. A me è piaciuto molto e lo consiglio a tutti i Runner e non solo a loro. Leggerlo è come correre e mettendosi d’impegno ci si può impiegare più o meno il tempo di una maratona per finirlo (potete verificare se coincide). Da runner esperto, Covacich riporta indicazioni davvero tecniche e grazie alla sua scrittura anche cruda riesce a trascinare chi legge, appunto nella corsa e nel romanzo.

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