Cecilia Pedroni vince l’Ultra Marathon Trail del Lago di Como

Di GIANCARLO COSTA ,

Cecilia Pedroni (foto organizzazione Zacup)
Cecilia Pedroni (foto organizzazione Zacup)

Sabato 22 settembre 2018. La manifestazione montana-lacustre non è ancora riuscita a raggiungere quella rinomanza, quei numeri e quel valore che merita; gara dai paesaggi meravigliosi, le montagne del lago di Como, sopra Menaggio luogo di partenza ed arrivo dei 3 percorsi inclusi nell'evento: una lunga di 119km, una media distanza di 60km e una corta di 31km.

Non è a caso mi sono ritrovata ieri per il terzo anno di seguito a partecipare alla gara di 60km spinta ancora una volta dal fascino del percorso ricco, oltre che di spettacoli naturali come le ampie vedute del Lago di Como dall'alto delle vette attraversate, anche dalla durezza fisica del giro che conta un dislivello complessivo di 4000 metri e che si snoda variamente tra salite su prati e vette, creste, versanti, paesi, boschi e sentieri che non lasciano spazio alla noia rendendo vario e infaticabile il desiderio di correre tutti i lunghi 60km. Ieri giungevo con grande serenità ad affrontare ancora questa piacevole e dura avventura, negli anni precedenti mi ero aggiudicata la vittoria in campo femminile ma anche sempre nelle prime posizioni generali, ma quest'anno la mia vittoria era esserci e potermi godere appieno la corsa.

Sono partita forte, anche perché dalla Piazza del Lago a Menaggio tra ciotolati e sentieri la salita è subito a farla da padrona e i primi 15 km del giro regalano già 2000 metri di dislivello positivo a me gradito; solo qualche uomo mi precedeva ma avrebbe poi percorso la lunga distanza (i primi 43km sono in comune tra la 60 e la 119). E il mio viaggio è proseguito praticamente in solitaria fino al traguardo finale, unico intoppo un tratto in discesa non segnato che mi ha fatto titubare e tornare in salita per un pezzo pensando di aver sbagliato, fortunatamente ho incrociato un corridore della 31km che mi ha confermato la strada, forse ho perso una decina di minuti ma la mia ripartenza è stata ancor più veloce.

Climaticamente il caldo ieri si è fatto sentire, gara quindi dispendiosa, ma tutto sommato per quel che mi riguarda gestibile. Contenta del risultato finale, primo anno 9ore e 6 minuti, secondo anno 8 ore e 36 minuti e quest'anno 8 ore e 35 minuti e prima assoluta e senza quell'intoppo chissà? Mi scioglierò il dubbio di potermi ulteriormente migliorare il prossimo anno?
Aldilà delle mie prestazioni mi auguro invece che la gara possa crescere ed arrivare ad arricchirsi di partecipanti, anche perché in tal modo il banco di prova sarebbe ancor più stimolante!

Di Cecilia Pedroni

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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